Zuin Gomme S.p.a. https://www.zuingomme.it Vendita Ingrosso Gomme Thu, 15 May 2025 12:34:22 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.8.25 https://www.zuingomme.it/wp-content/uploads/2017/08/cropped-zuin-gomme-spa-icon-1-32x32.png Zuin Gomme S.p.a. https://www.zuingomme.it 32 32 Riciclo rifiuti e circular economy a rischio paralisi https://www.zuingomme.it/riciclo-rifiuti-circular-economy-rischio-paralisi/ https://www.zuingomme.it/riciclo-rifiuti-circular-economy-rischio-paralisi/#respond Wed, 14 Mar 2018 09:44:48 +0000 http://zuingomme.it/?p=950 Rischiano la paralisi le attività di raccolta e riciclo dei rifiuti, dopo la sentenza del Consiglio di Stato degli scorsi giorni (28 febbraio, n.1229) che ha stabilito che non spetta alle Regioni individuare i criteri che consentono ai materiali prodotti dal riciclo di non essere più considerati rifiuti, ma “materia prima secondaria”. L’allarme viene lanciato [...]

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Rischiano la paralisi le attività di raccolta e riciclo dei rifiuti, dopo la sentenza del Consiglio di Stato degli scorsi giorni (28 febbraio, n.1229) che ha stabilito che non spetta alle Regioni individuare i criteri che consentono ai materiali prodotti dal riciclo di non essere più considerati rifiuti, ma “materia prima secondaria”. L’allarme viene lanciato dal Presidente di Unicircular – Unione delle Imprese dell’Economia Circolare Andrea Fluttero, che si è appellato al Ministero dell’Ambiente perché vengano scongiurate nuove situazioni emergenziali in tutta Italia connesse alla gestione dei rifiuti.

Secondo quanto indicato dalla sentenza, le Regioni non potranno più stabilire con autorizzazione ordinaria quando il riciclo può dirsi completato, in quanto il potere di determinare la cessazione della qualifica di rifiuto (End of waste) compete in prima battuta all’Europa e in seconda allo Stato, ma non anche alle Regioni o enti delegati (come le Province).

Ad oggi però (se si escludono i regolamenti comunitari finora emanati sui rottami di vetro e metalli e il decreto nazionale sul CSS-combustibile) tale potere regolamentare non è stato esercitato e i tempi tecnici perché questo accada non sono brevi. Nel frattempo, il decreto 5 febbraio 1998 sul recupero in procedura semplificata non offre una copertura sufficiente alle imprese che operano nei settori del riciclo, perché norma ormai superata, sia come standard tecnici che come applicazioni, e in quanto riguarda solo determinate tipologie di rifiuti, nonché determinate capacità operative e attività. Questo il motivo per cui larga parte delle caratteristiche delle materie prime secondarie ottenute dai rifiuti sono state definite dalle Regioni all’interno di provvedimenti autorizzativi degli impianti.

Ora, l’impossibilità per gli impianti di riciclo di trasformare i flussi di rifiuti non ancora regolamentati in “End of waste” (ossia in prodotti e materiali commercializzabili e utilizzabili al posto delle normali materie prime) limiterà drasticamente gli sbocchi di mercato per quanto riciclato, provocando il blocco dei ritiri di migliaia di tonnellate di rifiuti da parte degli stessi impianti.

Questa criticità aggrava la situazione di un mercato già in crisi a seguito della restrizione alle esportazioni in Cina; né il recupero energetico potrà rappresentare una soluzione alternativa, vista l’insufficienza di impianti sul nostro territorio e il progressivo (e auspicato) abbandono delle discariche deciso dalle norme nazionali ed europee.

Sono centinaia gli impianti che, nei settori rappresentati dalle associazioni del mondo Unicircular, riciclano rifiuti (tra gli altri: pneumatici fuori uso, rifiuti elettrici ed elettronici, rifiuti inerti da costruzione e demolizione, ceneri da termovalorizzatori) grazie ai criteri EoW stabiliti nei provvedimenti autorizzativi dalle autorità locali, che ora potrebbero non rinnovarli o addirittura revocarli in autotutela, causando il blocco delle relative attività.

“E’ l’ennesima situazione paradossale”, commenta Andrea Fluttero – Presidente di Unicircular, “che le imprese impegnate nella gestione dei rifiuti si trovano a subire. Il principio sancito dalla sentenza, nella sua generalizzazione, porta alla drastica riduzione del riciclo ed è contrario al concetto di economia circolare e alla gerarchia europea sui rifiuti. Si rischiano conseguenze molto gravi per l’igiene pubblica, la salvaguardia dell’ambiente e per la stessa sopravvivenza di molte imprese del settore. Bloccare le attività legali poi non fa che creare più spazio ai traffici illeciti dei rifiuti. Abbiamo chiesto con urgenza agli uffici del Ministero dell’Ambiente un confronto per cercare soluzioni a questa preoccupante situazione”.

 

fonte:pneusnews.it

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Quando montare le gomme invernali? https://www.zuingomme.it/montare-le-gomme-invernali/ https://www.zuingomme.it/montare-le-gomme-invernali/#respond Wed, 22 Nov 2017 10:05:06 +0000 http://zuingomme.it/?p=939 Come ogni anno l'avvento della stagione invernale porta con se l'obbligo di adeguare le propria vettura alle mutate condizioni climatiche. Cosa richiede la normativa ? La normativa che introduce l'obbligo di montare gomme invernali sulle auto e sui mezzi pesanti è disciplinata dall'articolo 6 del Codice della Strada introdotto dalla legge n.120 del 29 luglio 2010, [...]

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Come ogni anno l’avvento della stagione invernale porta con se l’obbligo di adeguare le propria vettura alle mutate condizioni climatiche.

Cosa richiede la normativa ?

La normativa che introduce l’obbligo di montare gomme invernali sulle auto e sui mezzi pesanti è disciplinata dall’articolo 6 del Codice della Strada introdotto dalla legge n.120 del 29 luglio 2010, ma spetta agli enti che gestiscono le singole tratte decidere (mediante specifiche ordinanze) se imporre o meno l’obbligo, segnalato attraverso il Segnale di Catene da Neve Obbligatorie (a partire dal punto di impianto del segnale, parte l’obbligo di circolare con catene da neve o con pneumatici da neve).
In generale dal 15 novembre 2017 fino al 15 aprile 2018 vige l’obbligo di obbligo di essere “muniti ovvero di avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio“.
Secondo quanto riportato in una direttiva emanata dal Ministero dei Trasporti, è prevista una deroga che permette l’installazione da un mese prima dall’entrata in vigore dell’obbligo (quindi dal 15 ottobre) e la disinstallazione entro un mese dopo la conclusione (quindi il 15 maggio).

Per chi scatta l’obbligo dei pneumatici invernali?

Per i veicoli a quattro ruote, incluse le auto, i tir e i mezzi pesanti.

 

Cosa accade se non mi adeguo ?

Chiunque, dal 15 novembre 2017, circolerà senza gomme termiche (o catene a bordo) sulle strade dove è previsto l’obbligo, potrebbe incappare in una sanzione amministrativa anche salata.

 

 

Nei centri abitati la sanzione minima è di 41 euro, fino ad arrivare a 168 euro (come previsto dall’art. 7 commi 1 lett. a) e 14 del Codice della strada).
Fuori dai centri abitati invece, su autostrada o strada extraurbana principale o assimilate, la multa minima è di 84 euro per arrivare fino a 335 euro (art. 6 commi 4 lett. e) e 14).

In caso di accertamento delle suddette violazioni, viene intimato al conducente, ai sensi dell’articolo 192 commi 3 e 6, di fermarsi oppure di proseguire la marcia solo dopo aver dotato il veicolo di mezzi antisdrucciolevoli. Quando non viene rispettato l’ordine è prevista una sanzione pecuniaria di 84 euro e la decurtazione di 3 punti dalla patente di guida.

 

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La gomma antiforatura è on demand e stampata in 3D https://www.zuingomme.it/la-gomma-antiforatura-e-on-demand-e-stampata-in-3d/ https://www.zuingomme.it/la-gomma-antiforatura-e-on-demand-e-stampata-in-3d/#respond Mon, 06 Nov 2017 08:17:50 +0000 http://156.54.137.24/wordpress/?p=915 Un prototipo di Michelin mostra gli pneumatici del futuro: una ragnatela di materiali naturali e di scarto senza camera d’aria Forare uno pneumatico è all’ordine del giorno. Tutti noi che facciamo chilometri a bordo delle nostre vetture ci siamo trovati almeno una volta a colpire un chiodo, un vetro o un sasso spuntati da chissà [...]

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Un prototipo di Michelin mostra gli pneumatici del futuro: una ragnatela di materiali naturali e di scarto senza camera d’aria

Forare uno pneumatico è all’ordine del giorno. Tutti noi che facciamo chilometri a bordo delle nostre vetture ci siamo trovati almeno una volta a colpire un chiodo, un vetro o un sasso spuntati da chissà dove. Ma se il pneumatico fosse antiforatura? Da tempo si cerca una soluzione a questa incombenza e l’ultima idea, in ordine di tempo, viene da Michelin.

Chiamate Vision, queste gomme futuristiche sono formate da una sorta di ragnatela di un materiale composito composto da gomma naturale più materiali di scarto come legno, plastica, lattine di alluminio.

Stampate in 3D, queste ruote hi-tech non sono solo non si bucano, dopotutto non c’è camera d’aria, ma si possono creare al volo. Michelin immagina delle stazioni di servizio dove vengono stampate a richiesta a seconda dell’uso. Così, per dire, se dovessimo andare in montagna potremmo farci stampare il modello da neve da cambiare poi finito il viaggio con quelle da città. Insomma, una visione che non vediamo l’ora di vedere all’opera anche se ci vorrà ancora parecchio.

 

fonte: wired.it 

https://www.wired.it/gadget/motori/2017/09/27/la-gomma-antiforatura-e-on-demand-e-stampata-in-3d/?utm_source=facebook.com&utm_medium=marketing&utm_campaign=wired

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KENDA FOR YOU https://www.zuingomme.it/kenda-for-you/ https://www.zuingomme.it/kenda-for-you/#respond Wed, 17 Aug 2016 09:57:47 +0000 http://156.54.137.24/wordpress/?p=193 KENDA FOR YOU GRUPPO SIRIO PRESENTA IL PROGETTO KENDA FOR YOU Si consolida la collaborazione tra la taiwanese Kenda Tires e il suo distributore in Italia Gruppo Sirio e sfocia nella partecipazione ad Autopromotec con il lancio del progetto “Kenda For You”. L’idea è nata ed è [...]

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KENDA FOR YOU

GRUPPO SIRIO PRESENTA IL PROGETTO KENDA FOR YOU

Si consolida la collaborazione tra la taiwanese Kenda Tires e il suo distributore in Italia Gruppo Sirio e sfocia nella partecipazione ad Autopromotec con il lancio del progetto “Kenda For You”.

L’idea è nata ed è stata sviluppata dai soci di Gruppo Sirio e differisce dai classici progetti di fidelizzazione, in quanto vuole essere un’esperienza innovativa che coinvolge sia il retailer che l’importatore del marchio Kenda.

 

L’idea è piaciuta alla Casa produttrice, che l’ha fatta sua e ha partecipato con entusiasmo alla realizzazione. Il logo registrato in Italia da Gruppo Sirio è stato, quindi, acquistato da Kenda Tires, che ora ne detiene i diritti.

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Immatricolazioni: Cresce la spesa per manutenzione e gomme https://www.zuingomme.it/virtual-reality-is-now-here/ https://www.zuingomme.it/virtual-reality-is-now-here/#respond Fri, 01 Jul 2016 15:19:34 +0000 http://156.54.137.24/wordpress/?p=308 Per il mercato italiano l’obiettivo di 2.000.000 di autovetture nel 2017 è ormai a portata di mano. Il settore dell’auto ha infatti accolto prontamente i segnali di accelerazione dell’economia italiana. Dopo un primo semestre positivo, si preannuncia così una seconda parte dell’anno in ulteriore crescita. In agosto si è registrato un incremento delle immatricolazioni [...]

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Per il mercato italiano l’obiettivo di 2.000.000 di autovetture nel 2017 è ormai a portata di mano. Il settore dell’auto ha infatti accolto prontamente i segnali di accelerazione dell’economia italiana. Dopo un primo semestre positivo, si preannuncia così una seconda parte dell’anno in ulteriore crescita. In agosto si è registrato un incremento delle immatricolazioni a due cifre (15,9%), mentre dalle inchieste del Centro Studi Promotor emerge che gli operatori che si attendono domanda in consolidamento sui buoni livelli attuali o in crescita  sono passati dal 52% di giugno al 73% di luglio e all’81% di agosto. Il superamento della soglia anche psicologica di 2.000.000 di immatricolazioni apre la strada al raggiungimento dei valori fisiologici ante-crisi per il mercato italiano che dovrebbe avvenire nel 2019 e quindi con due anni di anticipo rispetto al ritorno ai livelli ante-crisi del prodotto interno lordo, che, con il tasso di crescita attuale (+1,5% annuo), dovrebbe essere raggiunto nel 2021.

Queste valutazioni sono emerse oggi al convegno “Il contributo dell’auto alla ripresa dell’economia italiana” tenutosi a Roma a Palazzo Altieri, Sede di Rappresentanza del Banco Popolare ed organizzato dal Centro Studi Promotor e dal Motor Show di Bologna con la partecipazione di rappresentati al massimo livello di Anfia, Unrae, Aniasa, Continental, Ford, FCA, LeasePlan, Jaguar Land Rover, Suzuki, Mercedes-Benz, Psa e Mitsubishi. I lavori del convegno hanno messo in luce con grande evidenza sia il peso del settore sull’economia italiana che l’apporto che l’automobile può dare allo sviluppo del Paese.

Il Centro Studi Promotor ha presentato uno studio sulla spesa delle famiglie e delle imprese italiane per gli autoveicoli con dati consuntivi relativi al 2016 e una previsione per il 2017. Da questa elaborazione originale emerge che nel 2017 la spesa del Paese per l’auto sarà di 189 miliardi pari a circa l’11% del Pil. Il maggior esborso sarà per l’acquisto di carburanti (58,2 miliardi), mentre 49,4 miliardi saranno destinati all’acquisto di autoveicoli, 41,6 miliardi alla manutenzione, alla riparazione e ai pneumatici, 17,7 miliardi all’assicurazione, 8 miliardi ai pedaggi autostradali, 7,9 miliardi ai ricoveri e parcheggi e 6,2 miliardi alle tasse automobilistiche per un totale, che come si è detto, è di 189 miliardi contro i 178 del 2016 (+6%).

 

da pneusnews.it

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